Venerdì 28 Aprile si torna a teatro con "Sala d'Attesa" di Anna Acoleo.

Anna presenta così il proprio lavoro: 

Non pensavo certo di scrivere un pezzo teatrale quando scarabocchiavo appunti in sala d’attesa prima di fare la chemioterapia. Il mio era un modo per vivere quei momenti difficili da un altro punto di vista, non in prima persona ma come spettatore di una storia, e tutti i miei compagni di “sventura” erano personaggi di quella stessa storia. 

 Riempire il tempo di QUELLA attesa era un’occupazione decisamente ardua, così mi tuffavo in quelle interminabili “chiacchere” che mi fornivano spunti interessanti per capire il loro carattere, la loro vita, i loro interessi. Alla fine ho aggiunto qua e là solo un tocco di colore in più per renderli veri, ma tutto ciò che ho raccontato è VERO e allo stesso tempo romanzato, mescolato, centrifugato con altre vicende ed altre persone incontrate nel percorso di cura del cancro che moltissimi pazienti intraprendono al giorno d’oggi.

Paradossalmente ho dovuto smorzare i toni, perché le situazioni che ho vissuto erano ben più assurde e attanaglianti di quello che si vede sul palcoscenico. Ma alla fine la scrittura è stata terapeutica, l’aver messo in opera teatrale quegli scarabocchi mi ha liberato mentalmente da paure e pensieri negativi. E si riesce a sorridere se non a ridere di tutto ciò che capita sul palco. 

Sala d’attesa è la metafora dell’attesa di guarire, di voltare pagina, di abbandonare per sempre un capitolo di sofferenza, attesa fatta di esami, verdetti, percorsi di terapie da seguire.

Un grande GRAZIE al regista Paulo Tieppo che ha saputo raccogliere questa difficile sfida: non é "solo" uno spettacolo divertente, perché può far male calarsi nei panni di un paziente oncologico, ma riflettere su questo tema aiuta moltissime persone. Per altre é un momento catartico. Paulo é riuscito a mettere assieme più di un sentire, con la sua pluriennale esperienza di regista ha reso il racconto vero, poetico, quasi magico.