Venerdì 12 Aprile siamo stati alla presentazione del libro "L'Uovo di Mary - Storia di una Sopravvivenza" - ne parlavamo qui i giorni scorsi.
Elena Carraro si è raccontata e ha narrato al pubblico presente la propria storia, alternata ed intrecciata ad una storia sempre da lei creata a simbolo della propria rinascita e che dà il titolo al libro, quella appunto di Mary e il suo uovo.
Oltre alla propria esperienza, Elena, assieme a Monica De Martino, a prezioso supporto per la lettura di alcune parti del testo, ha raccontato l'iter della propria guarigione e l'odissea nella quale si è trovata. Termini che ha utilizzato non a caso: odissea come partenza da un luogo per poi farvi ritorno, trovandolo profondamente diverso ed essa stessa così cambiata da riconoscersi ed essere riconosciuta a fatica.
Con un magistrale utilizzo della semantica e raccontandosi con empatia e sapienza, Elena non ha solo esposto il quando e il come, ma ha trasmesso la ricchezza del viaggio (iter) e il peso del baglio del vissuto: arrivati alla méta non si è più la stessa persona, c'è un profondo bisogno di raccontarsi, nonostante il dolore del ritorno a quelle sensazioni e quei luoghi: il potere taumaturgico della scrittura è noto, ma come ha citato Elena "Guarire è toccare con amore ciò che abbiamo precedentemente toccato con paura" (Stephen Levine). Ora ricordare non fa più così male, grazie alla condivisione.
Grazie di cuore a chi è intervenuto alla presentazione e ad Elena, che ha donato l'intero ricavato della vendita del libro di venerdì a Lilt.